Ventagli #209 — Le 5 tappe chiave del Giro d’Italia 2023

Matteo Vasile
LoggioneSport
Published in
5 min readMay 2, 2023

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Il Trofeo Senza Fine, premio che verrà assegnato al vincitore del Giro d’Italia 2023

3.489,2 chilometri totali, 51.400 metri di dislivello, 3 cronometro individuali e ben 7 arrivi in salita. L’edizione numero 106 del Giro d’Italia, al via sabato 6 maggio, si prospetta essere una delle più dure nella storia della Corsa Rosa. Ho analizzato il percorso del Giro d’Italia 2023 dalla prima tappa, la cronometro individuale da Fossacesia Marina a Ortona, fino alla frazione conclusiva di Roma e ho selezionato 5 tappe che potrebbero risultare decisive ai fini dell’assegnazione della Maglia Rosa.

TAPPA 7: CAPUA — GRAN SASSO D’ITALIA (CAMPO IMPERATORE)

218 KM — 3900 metri D+

La seconda tappa più lunga del Giro d’Italia 2023 è, a mio avviso, la prima frazione da segnare con il cerchietto rosso in calendario. L’arrivo di Campo Imperatore (prima volta in questa edizione del Giro in cui si andrà oltre i 2000 metri d’altitudine) smuoverà quasi sicuramente la classifica, anche perché arriverà al termine di una settimana con un paio di frazioni insidiose come la Vasto — Melfi (terza tappa) e la Venosa — Lago Laceno (quarta tappa). La salita finale misura 28,5 chilometri al 3,4% ma gli ultimi 7 presentano una pendenza media del 9% con picchi al 13%. Una frazione da non sbagliare per gli uomini di classifica per arrivare con il morale alto all’inizio della seconda settimana di corsa.

TAPPA 9: SAVIGNANO SUL RUBICONE — CESENA (ITT)

35 KM — 50 metri D+

La cronometro individuale da Savignano sul Rubicone a Cesena sarà uno snodo importante per la lotta alla Maglia Rosa. La cronometro, 33,6 km completamente pianeggianti, farà da spartiacque tra le prime frazioni e le grandi salite presenti nella seconda e nella terza settimana. Per gli specialisti delle prove contro il tempo, specialmente per Remco Evenepoel, questa cronometro rappresenterà la possibilità di scavare un abisso sugli scalatori in ottica vittoria finale. Quanto potrà incidere sulla classifica generale?

TAPPA 13: BORGOFRANCO D’IVREA — CRANS MONTANA

207 KM — 5100 metri D+

La frazione numero 13 del Giro d’Italia 2023, la Borgofranco d’Ivrea — Crans Montana, è il classico tappone alpino infarcito di salite lunghe ma dalla pendenza non troppo eccessiva. Dopo lo start il gruppo risalirà la Valle d’Aosta fino al capoluogo, dove inizierà la lunghissima ascesa al Colle del Gran San Bernardo (34 km al 5.5%), Cima Coppi di questa edizione della Corsa Rosa. Terminata la salita si affronterà una lunga discesa fino a Sembrancher (30 km) da dove inizierà l’inedita Croix de Cœur (15 km al 9% circa). Al termine della discesa si percorrerà la valle del Rodano fino ai piedi della salita finale. La strada che porta a Crans Montana è lunga 13.1 km e presenta una pendenza media del 7.2% e una massima del 13% nel primo chilometro dell’ascesa.

TAPPA 16: SABBIO CHIESE — MONTE BONDONE

203 KM — 5200 metri D+

Quella con arrivo al Monte Bondone, che torna nel percorso del Giro d’Italia dopo 17 anni di assenza, è senza dubbio una delle tappe più impegnative di questa edizione della Corsa Rosa grazie ai suoi 5200 metri di dislivello. La tappa, che presenta al suo interno le salite di Passo di Santa Barbara (12,3 km all’8,4%), Passo di Bordala (4.5 km al 7%), Matassone (11,4 km al 5,6%) e di Serrada (17,5 km al 5,5%), arriva dopo il secondo e ultimo giorno di riposo e potrebbe quindi regalare qualche colpo di scena in ottica classifica generale. L’ascesa finale al “tempio del ciclismo trentino” è lunga 21.4 km e presenta una pendenza media del 6.7% e una massima del 15%.

TAPPA 19: LONGARONE — TRE CIME DI LAVAREDO (RIF. AURONZO)

183 KM — 5400 metri D+

Con i suoi 5400 metri di dislivello la 19esima frazione è senza dubbio la tappa più attesa del Giro d’Italia 2023. Da Longarone ai 2304 metri del Rifugio Auronzo, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Nel mezzo i corridori dovranno scalare il Passo Campolongo (3,9 km al 7%), il Passo Valparola (14,1 km al 5,6%), il Passo Giau (9,9 km al 9,3%) e il Passo Tre Croci (7,9 km al 7,2%). L’ascesa finale, che torna a 10 anni di distanza dall’ultima volta, misura 9,5 chilometri e presenta una pendenza media del 7,1%. Terribili i 3 chilometri finali che presentano una pendenza media del 12,7% e una massima del 18% in prossimità del triangolo rosso dell’ultimo chilometro. Una frazione che potrebbe sconvolgere la classifica come accaduto al Giro 2022 nella tappa del Fedaia. Saranno le Tre Cime di Lavaredo ad incoronare il Re del Giro d’Italia 2023 o dovremo aspettare la cronometro del Monte Lussari?

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